Strumenti musicali alla Galleria dell’Accademia di Firenze

Nella sezione dedicata agli strumenti musicali della Galleria dell’Accademia troviamo esposti circa 50 pezzi, tra strumenti di liuteria, chitarre, tastiere, strumenti a fiato e percussioni, provenienti dalle collezioni granducali, sia medicee che lorenesi.

Gli strumenti del Gran principe Ferdinando dei Medici

Assolutamente da non perdere sono gli  strumenti appartenuti al Gran principe Ferdinando dei Medici. Si tratta di un nucleo davvero unico e significativo, che testimonia la smisurata passione che Ferdinando ebbe per questa arte. Egli era il figlio primogenito di Cosimo III, granduca dei Medici. Destinato a succedere al padre, non divento in realtà mai granduca morendo 10 anni prima di lui. Con Ferdinando la musica acquisì una posizione di primo piano, non più al servizio del cerimoniale di stato, ma come espressione artistica a se stante. Il gran principe si circondò di artisti toscani, ma coinvolse anche grandi nomi stranieri. La sua grande passione era l’opera, che ogni hanno faceva mettere in scena nella sua residenza prediletta, la villa di Pratolino, nei mesi estivi di luglio e agosto, con largo impiego di ballerini, cantanti e musici. Durante la visita guidata a questa sezione si  scoprirà la storia di una straordinaria invezione, che molti non sanno essere avvenuta proprio a Firenze, quella del pianoforte. Ferdinando riuscì a portare a Firenze il cembalaro Bartolomeo Cristofori di Padova, colui che poi presso la corte medicea inventerà lo strumento che avrebbe rivoluzionato la storia della musica, il pianoforte.

Al tempo di Ferdinando la collezione di strumenti musicali dei Medici raggiunse il momento di massimo splendore per quanto riguarda la qualità dei pezzi, sebbene da un punto di vista quantitativo era stato al tempo di Cosimo II, a inizi 1600, che si era raggiunto il numero maggiore di oggetti. Alla galleria dell’Accademia sono esposti alcuni strumenti pregiati provenienti proprio dalla collezione di Ferdinando dei Medici: tre violoncelli, due dei cinque strumenti che Antonio Stradivari realizzò per Ferdinando nel 1690, un cembalo d’ebano e due spinette ovali di Bartolomeo Cristofori. 

Il quintetto mediceo di Stradivari

Il quintetto mediceo fu probabilmente commissionato a Stradivari dal nobile cremonese Bartolomeo Ariberti per farne un prestigioso regalo al Gran principe Ferdinando. Stradivari scelse con cura i materiali e decorò con eleganza gli strumenti con intarsi di madreperla. La viola tenore è di un valore eccezionale, si tratta infatti dell’unico strumento di Stradivari conservatosi completamente integro in ogni sua parte, compreso il ponticello che porta ancora le decorazioni a inchiostro fatte a mano dallo stesso Stradivari.